LUIGI SALVATORI nasce il 25 ottobre 1951 a Palestrina, antica cittadina alle porte di Roma.
Nipote d’arte dei pittori Marcello Salvatori (Palestrina, 1921 – 2003), Mario Fornari e Armando Stellani, inizia a Roma l’attività pittorica in giovane età seguendo la sua forte inclinazione naturale. Già nel 1963 viene selezionato per esporre presso la GALLERIA NAZIONALE PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI di via Nazionale a Roma. Le sue ispirazioni giovanili sono i paesaggi ad olio autunnali in particolare i boschi, con i loro colori grigi, gialli e aranciati, immersi nelle nebbie; nasce soprattutto come disegnatore in chiaroscuro a matita e a china. Completati gli studi liceali ed artistici, si laurea in Architettura nel 1976 con l’Architetto Ludovico Quaroni, presso l’Università La sapienza di Roma. Inizia la sua attività professionale nel campo dell’Arte Sacra e Comunitaria, del restauro e progettazione di Chiese, di vetrate artistiche, iconografie ed arredi sacri in Italia ed all’estero.
Effettua studi e ricerche storico artistiche sull’archeologia cristiana. Nel 1982 consegue un
attestato benemerito della Pontificia Commissione per l’Arte Sacra. In collaborazione con la
Domus Dei di Roma, centro di realizzazione per l’arte sacra, partecipa ad esposizioni, mostre,
rassegne e iniziative culturali. Come architetto si dedica alla progettazione di Chiese Nuove, di
restauri, ristrutturazioni e arredi liturgici di Chiese e ambienti sacri e comunitari. Le sue
realizzazioni e opere sono presenti in innumerevoli Chiese e ambienti comunitari, nonché in
collezioni private in Italia ed all’estero. Nel 1980 mette la sua professione di architetto e di
urbanista a sevizio dell’Amministrazione Comunale di Roma, fino al 2011, anno a partire dal quale
si dedica esclusivamente alla professione di pittore e di architetto.
Nel 1981 riceve l’annuncio di una esperienza di vita cristiana nella sua totalità e profondità
ed inizia un cammino di conversione e di Fede. Nella situazione esistenziale dell’uomo che vive in
un mondo dominato da segni di morte e di tristezza, il Kerygma della risurrezione di Cristo risuona
come una buona notizia: nell’uomo liberato dalla paura della morte nasce l’amore cristiano, l’amore
nella dimensione della croce: la nuova storia porta a riconoscere che Dio è Padre e Creatore del
cielo e della terra e di tutte le meraviglie dell’universo. Questa novità si manifesta nelle opere
dell’artista nella sua maturità dal 1990 e si riflette nelle impressioni dei suoi paesaggi dove i colori
grigi autunnali lasciano spazio ai colori della primavera, ai verdi, ai rossi e gialli della campagna e
della natura e dei fiori allo stato naturale. La sua è una continua ricerca interiore e man mano i
paesaggi reali sono sostituiti dai paesaggi filtrati attraverso il ricordo della memoria, lasciando
spazio al desiderio dell’invisibile, dell’infinito. Le immagini reali si confondono con quelle delle
impressioni illusorie; e allora in luogo della vista lavora l’immaginazione interiore, la fantasia
subentra al reale, la realtà diventa un sogno ed il sogno diviene realtà Sulla tela si imprimono le
immagini, le forme e i colori che l’anima ricorda e rivive. Attraverso la trasparenza calda delle
immagini passano fugaci le macchie fredde di colore; i colori colano quasi a piangere sulla natura
del mondo e quasi a gridare che la realtà è un’altra e che nulla è definito. L’impressione esterna
diventa espressione interiore dell’anima. Ecco, la sua arte si potrebbe definire “impressionismo
espressivo dell’anima”.
Nel 1994 conosce il Presidente della storica “Associazione Cento Pittori Via Margutta” Alberto
Vespaziani e Giampiero Toccaceli, e con loro incomincia una nuova fase della sua attività pittorica,
esponendo le sue opere nelle numerose manifestazioni a cielo aperto negli splendidi scenari di via
Margutta, e delle più belle piazze di Roma e città del Lazio e d’Italia. Nel 1998 entra a far parte del
Consiglio Direttivo dei CENTO PITTORI, in qualità di fiduciario per gli affari generali impegnandosi
nella vita attiva della stessa Associazione.
Nel 2009, pur rimanendo nell'esecutivo dell'Associazione Cento Pittori via Margutta,
insieme al pittore Giuseppe Marchetta, da' vita ad una nuova Associazione artistica, l’Associazione
"ARTISTI ROMANI VIA GIULIA", con l'intento e lo scopo di promuovere, valorizzare e diffondere
l’Arte e la Cultura. La sede dell’Associazione diventa luogo di incontro tra i tanti artisti che
vogliono confrontarsi sui temi dell’arte, organizzare insieme dibattiti, conferenze, mostre ed
iniziative espositive.
Nel 2018 viene eletto Presidente dell’Associazione Cento Pittori Via Margutta.
Il suo nuovo
impegno è quello di valorizzare sempre più la storia dei Cento Pittori affinchè non vada perduto
l’immenso patrimonio artistico che i suoi artisti aderenti hanno costruito in più di settanta anni a
partire dal lontano 1953, consapevole che non c’è futuro senza una memoria storica da ricordare.
Sposato, con sette figli, vive e lavora a Roma.